domenica 6 marzo 2011

ESISTE IL RAZZISMO A MARIANA?

Questa è una domanda che mi gira nella testa da parecchio tempo.
Introduco l' argomento facendovi ascoltare un' opera in prosa siginificativa di Giorgio Gaber: l' incontro.



 <testo>
E quando sei li' solo sulla spiaggia deserta, lontana da quella terribile invasione di tende, ombrelloni, telefonini. Una terra di nessuno, assolutamente incontaminata  dalla civiltà. Ti godi il sole il mare il silenzio.
 
All' improvviso un indecifrabile tintinnare di oggetti in movimento. Arriva il negro. Voglio dire l' uomo di colore.
Sarà a trenta metri, si avvicina possente sollevando un suggestivo pulviscolo di sabbia bianca. Madonna come è grosso. Come è nero, voglio dire colorato... colorato di nero!
Cosa vuole da me? Probabilmente sta passando di qui e vorrà vendermi qualche cianfrusaglia delle sue. Quello di far finta di dormire è un vecchio trucco che non funziona mai..
"Ehi Amigo" L' approccio è rassicurante, la voce meno. Devo dire che il fatto che sia nero complica un pò le cose. Pensare che io ho adottato due piccoli negretti a distanza, certo li ho adottati perchè da grandi rimangano là, invece lui è qui.
Se fosse una donna? Una bella negra? Naobi Campbell? Ecco mi farebbe un altro effetto. Intanto lui è li pieno di cinture, sciarpe, cappellini, valigie, borse, tappeti, asciugami, maglioni. Insomma con addosso tutto quello che potrebbe portare con un camioncino di medie dimensioni.
TUPUTUPUM tutto in terra. E prova ora tu a non comprare niente... Così liberato da tutta la sua mercanzia sembra anche più minaccioso. In situazioni di emergenza si può immaginare di tutto: vedo già i titoli sui giornali "Integralista islamico incontra milanese e lo sgozza su una spiaggia deserta"
Ella madonna! Già che se uno ti spara ti da un pò di fastidio...ZANCH E' brutto. Quello che mi secca è che sicuramente Elton John mi ci canta una canzone.
Sto diventando pazzo. In realtà lo scurone si china sorridendo e mi fa l' elogio del suo negozio ambulante. "Chissà da dove viene questo? In fondo anche lui deve mangiare. Magari con un sacco di figli, quattro o cinque mogli, giovani.. però che salute".
E alle ore 14 sotto il sole cocente d' agosto mi rimetto sdraiato, omaggiai ad aver acquistato una serie di oggetti utili: tra qui una sciarpa di lana finto cashmir ed un giaccone di montone.
"Vedi, in fondo sono un buon diavolo e posso anche tranquillamente dire di non essere razzista". Beh, come si fa ad essere proprio sicuri di non essere razzista. Se dobbiamo essere proprio sinceri con noi stessi quasi tutti sentiamo uno strano senso di minaccia verso chi è diverso da noi.
Ammetterlo, con un pò di vergogna, è forse l' unico modo per arrivare alla totale eliminazione del problema. (Giorgio Gaber, L' incontro, 1997)


Vorrei che foste voi ad elencarmi una qualsiasi forma di razzismo che avete notato a Mariana. Razzismo intenso a 360 gradi, in tutte le sue forme, non solo verso gli extracomunitari o gli stranieri.
In una certa maniera anch' io, un paio di giorni fa ho compiuto un gesto discriminatorio nei confronti di un commentatore (buzz light_year) cancellando un suo commento. Vorrei spiegargli che l' ho fatto perchè la domanda che mi veniva fatta non era inerente all' argomento del post ma soprattutto perchè riguardava una discussione avvenuta sul blog del Merlo del Castello e non è mia intenzione interferire con il suo lavoro.